M.Roberta Cappellini, Sulle tracce del sogno dell’uomo – A colloquio con Raimon Panikkar tra tradizioni e pensiero contemporaneo

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Collana Triquetra-Cirpit, Ed.Mimesis, Mi, 2010
Forse ci si potrebbe chiedere cosa ne sia stato per lunghi secoli del sogno in Occidente. Per lo più rimosso o ignorato dalla filosofia, difeso solo dai poeti, musicisti, pittori, dal mondo dell’arte, in effetti il sogno viene riabilitato solo agli inizi del XX secolo, in primo luogo dalla psicanalisi freudiana. Successivamente i filosofi si sono interrogati riguardo l’attività onirico visionaria, quale possibilità e origine del pensiero. Intuizione peraltro da sempre presente nelle tradizioni d’Oriente ed Occidente. In tal senso in questa riflessione interdisciplinare, la tematica del sogno-visione diviene motivo di dialogo interculturale e transestetico, alla luce di alcune linee guida di un Maestro della contemporaneità, Raimon Panikkar e della sua visione “advaita” (a-duale), al fine di riconsiderare l’attuale concezione filosofico-antropologica. Il filo conduttore è costituito dall’archetipo dell’artifex, riferibile alla dimensione umana primordiale posta tra l’Ego individuale e l’Io infinito, a rappresentare la possibilità di “un’esperienza cosmoteandrica” per l’uomo contemporaneo, sensibilizzandolo e aprendolo a un nuovo modo di abitare il mondo, a un’auspicabile “metamorfosi secolare”.

M.Roberta Cappellini è pubblicista, saggista, studiosa di scienze tradizionali, ermeneutica e filosofia interculturale contemporanea. Si è occupata di lingua e letteratura ebraica e di orientalistica, in particolare incentrando il suo interesse di ricerca sulla filosofia mosaica, sulla Qabbalah, e sul pensiero mistico occidentale ed orientale. Ha pubblicato saggi su Riviste Filosofiche, tra le quali Humanitas, Filosofia e Teologia, Materia Giudaica, Studia Patavina, Atrium, Cirpit Review, Philosophy Study ecc, e testi tra i quali André Neher  tra esegesi ed ermeneutica (Morcelliana 2000), Il sogno di Mosé (Hermatena 2006). E’ Presidente del Cirpit (Centro Interculturale d.a Raimon Panikkar).